Andiamo in area cani...ma anche no
Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un vero e proprio boom di aree cani, ma sono realmente un toccasana per i nostri amici?
Questo apprezzabile tentativo, delle amministrazioni comunali, di rispondere ad un bisogno cinofilo, mi lascia un sacco di dubbi, ma iniziamo dai lati positivi.
In primis è una dimostrazione di presa di coscienza, che anche i nostri cuccioloni sono esseri viventi con delle esigenze e non semplicemente degli oggetti (come per gran parte delle leggi in materia).
Personalmente, frequentando le aree cani, ho avuto anche occasione di conoscere storie, proprietari appassionati con cui confrontarmi ed ho potuto osservare molti pelosi interagire. Ho anche avuto la possibilità di lavorare benissimo sul recupero della mia Zoe, un galgo spagnolo salvato dalla mattanza, che ogni anno avviene a scapito di questi cani fantastici. Questi “figli del vento” vengono maltrattati per tutta la loro vita e poi sacrificati, in nome di chissà quale assurda usanza, o abbandonati al loro destino. Detto ciò, Zoe era timorosa con gli sconosciuti e con i cani grossa taglia, oltre ad avere un enorme bagaglio di altri traumi e paure, e lo strumento area cani mi è stato utilissimo: per lei conoscere persone, che l’hanno pazientemente coccolata e si sono fidate nel farla approcciare con i loro pelosi, nonostante il suo leggero nervosismo (fare il figo dicendo di essere un addestratore, può averli influenzati) è stato fondamentale.
Insomma, se sfruttata a proprio uso e consumo l’area cani può essere utile per molti aspetti, da quello puramente etologico a quello sociale.
Di contro, vedo spesso cose che mi fanno rabbrividire.
Molti arrivano, “lanciano” il cane dentro senza guinzaglio e :”che il destino faccia il suo corso!”, nella migliore delle ipotesi scatta qualche discussione tra pelosi, che culmina con ringhi e latrati, ma si potrebbero verificare casi con conseguenze molto gravi.
Altra situazione a rischio è l’utilizzo di giochi, in mezzo ad altri, con cani fortemente motivati e con un forte predatorio.
Non dimentichiamo quelli con un cane così dominante, che cerca di montare qualsiasi cosa o animale gli arrivi a portata, persone comprese, che ridono invece di correggerlo; è un po’ come compiacersi del proprio figlio quando fa il bullo.
Ci tengo anche a puntualizzare due cose:
- Far giocare cani di taglie molto diverse può essere pericoloso. Il cane grosso può non rendersi conto della sua mole e far del male al piccolo, in più può farsi del male alle articolazioni cercando di inseguirlo, perché l’altro è tendenzialmente molto più agile.
- I cani non devono per forza giocare solo ed esclusivamente con altri cani tutto il tempo che stiamo in area cani. Questo li porta ad avere meno attenzione verso di noi in generale e ad essere irrequieti quando incrociano altri pelosi al di fuori delle suddette aree.
Concludendo, credo che le aree cani siano una buona risorsa, ma non devono essere usate come unica alternativa allo stare in casa e tenere sotto controllo il proprio cane è fondamentale, sempre!
Guido C. - Idog Brescia